Stato d’animo: SOFFOCAMENTO

Parto da un fondo nero…e già qui lo stato d’animo capisco che non è dei migliori, ma decido di abbandonarmi all’Universo, senza cercare di capire. Ciò che ne esce è uno spettacolo di colori, sembra quasi un fuoco d’artificio, e io, non sento più quel nodo alla gola che mi dà la sensazione di soffocamento.

Adesso il mio stato d’animo è la LIBERTA’.

Stato d’animo: PAURA

2020 scoppia la pandemia, c’è il lockdown, non si può uscire, tra la gente regna la paura… Monia ci propone un esercizio di preparazione ad una meditazione programmata che consiste nell’osservare, senza giudizio, le nostre paure…mi trovo faccia a faccia con la mia paura della SOLITUDINE, l’ho guardata, l’ho riconosciuta, accettarla, però, è difficile…fa proprio paura…!!! A quel punto sento l’impulso di prendere in mano il pennello, di lasciare andare la mano, senza porre nessuna resistenza e quando mi sono fermata e ho guardato,,,mamma mia se fa paura!!! Però mi attrae, sento il bisogno di guardarlo, anche se mi fa paura. Per comprenderlo Monia mi consiglia di fare un’esplorazione dentro di me per incontrarla e chiederle cosa mi vuole dire. E così ho fatto, doveva solo dirmi di stare tranquilla che sarebbe ANDATO TUTTO BENE.

Ogni volta che lo guardo, comunque, la sensazione è la stessa, chissà quante paure devo ancora superare!!!

Stato d’animo: PAURA, TANTA PAURA

L’11/11/2020 risulto positiva al tampone…ho contratto il Covid…le paure mi assalgono, cosa mi succederà? E se ho contagiato qualcuno?

Decido di andare ad incontrarlo questo virus…è lì, con quell’occhio che sembra volermi inghiottire, fa paura.

Stato d’animo: FELICITA’

Il 23/11/2020 ripeto il tampone ed è NEGATIVO, sono guarita!!!

Decido di andare dentro di me a vedere se veramente il virus non c’è più, ma con mia grande sorpresa, il virus c’è ancora, è diverso, non fa più paura, è il virus trasformato dal mio sistema immunitario.

Stato d’animo: CONSAPEVOLEZZA

La consapevolezza che IO e il PARKINSON, nonostante siamo sempre insieme, perché io lo porto con me, rimaniamo due entità distinte, io sono Silvia, lui è il Parkinson, lui non deve sopraffare me, io non devo entrare in reazione con lui, dobbiamo trovare un equilibrio.

Pensiamo a due ballerini che quando sono in pista sembrano un corpo unico, perché si muovono all’unisono, ma continuano ad essere due ballerini, con tutte le difficoltà che incontreranno (rappresentate dai triangoli) prima di riuscire a fondersi l’un l’altro.

Cosa mi ricordo quando guardo questo quadro? E’ possibile fonderci l’un l’altro senza perdere mai la nostra identità, la nostra essenza.

Stato d’animo: ANSIA

Mio marito mi ha chiesto di fare un quadro per lui, che possa considerare suo, gli elementi sono: fondo scuro, sole e luna.

E adesso cosa faccio? Mi assale l’ansia di non riuscire…

Poi prendo i colori, i pennelli e mi lascio andare, lo guardo e mi piace, ma soprattutto mi tranquillizza,  l’ansia non c’è più.

Questo disegno nasce dalla mancata partecipazione a un seminario a Target Mood. Rappresenta quelle situazioni che ci creiamo da soli per non affrontare le nostre paure, i nostri problemi, impedendoci di cogliere le possibilità che l'Universo ci offre per evolverci.

Stato d’animo: FIDUCIA

Questo quadro arriva dopo una lezione di danzaterapia con Silvia C., durante la quale ho compiuto il gesto di modificare il mio DNA, immaginando di metterci all’interno quello di cui sento il bisogno, questo è il risultato.

Siamo in continua evoluzione, non fermiamoci, non diventiamo statici.

Stato d’animo: FIDUCIA

Questo quadro arriva dopo una lezione di danzaterapia con Silvia C., durante la quale ho incontrato lo Spirito del Tempo.

Con lui ho parlato, ho danzato e se all’inizio ne ero intimorita, alla fine sono entrata in sintonia con lui, e al tempo che passa, che scorre, non ci penso più. La cosa su cui mi devo concentrare è il MIO BENE!

Stato d’animo: CONFUSIONE

Il neurologo che mi seguiva era prossimo alla pensione, dovevo cercarne un altro…

I neurologi sono tantissimi…dove andare, qual era la direzione da seguire…

Ogni direzione che guardavo, mi portava da una parte diversa, ma non capivo, sembravano tutte giuste e tutte sbagliate allo stesso tempo, non ne sentivo una per me.

Come ho superato: I segni arrivano, non c’è la direzione giusta o sbagliata, la cosa importante è chiedersi: ’’La scelta che sto per fare, è per il mio bene?’’

Stato d’animo: NON FARCELA

Quando ho iniziato questo quadro, l’intento era quello di dipingere dei girasoli, che sono fiori con una grandezza importante, ma niente, non c’è verso, sembra quasi che il pennello decida il colore nel quale tuffarsi, allora insisto, torno nel giallo e niente sembra che io non sappia proprio disegnare…

A quel punto cedo, lascio che siano pennello e mano a decidere, non penso più ai girasoli, ma soltanto a seguire con lo sguardo ciò che pennello e mano fanno.

Alla fine mi stupisco dell’effetto, dei colori…mi piace tantissimo e guardandolo mi rendo conto che una cosa piccola fatta con il cuore ha più valore di qualsiasi anche se più maestosa e imponente.

La cosa più importante è 

METTERCI il CUORE!

Stato d’animo: SCORAGGIATA E ARRABBIATA CON ME STESSA

Questo quadro nasce inizialmente una sera in cui ero molto arrabbiata con me stessa per la pigrizia (in rif. all’attività fisica che dovrei fare per il Parkinson) alla quale in quel momento sentivo aver dato troppo potere. Così ho preso i colori e  li ho stesi con le mani, gesto molto liberatorio, è uscito un cuore gigante di vari colori. Qualche giorno dopo ho partecipo ad una Costellazione nella quale ho voluto proprio vedere la mia PIGRIZIA e il mio essere ATTIVA. La sera stessa il quadro con il cuore si trasforma, quasi per incanto, in quello che vedete qui, dove c’è un fascio di Luce che esce da quello che rappresenta il mio corpo e tutt’intorno colori allegri e spensierati.

Stato d’animo: VOLER EMERGERE

Quando ho dipinto questo quadro, la voglia era quella di dipingere qualcosa che uscisse dall’acqua, ma non avevo per niente idea di cosa disegnare. Così mi sono messa a fare puntini…e questo è il risultato.

Quando l’ho guardato, la prima sensazione è stata quella della delicatezza del corpo femminile.

Stato d’animo: PAURA DI NON FARCELA DA SOLA

Questo quadro nasce dopo una lezione di danzaterapia, durante la quale ho cercato una via d’uscita da una specie di bollitore in cui ero rinchiusa, e una volta uscita e respirato l’aria fresca, mi sono trovata dentro un vortice, che poteva inghiottirmi o salvarmi a seconda del modo in cui lo avessi utilizzato. Questo mi ha dimostrato, ancora una volta, che ogni situazione ogni persona che incontro, o qualsiasi cosa mi capita, non devo guardarla o affrontarla di petto, ma devo esplorarla sapendo che se mi è arrivata un motivo c’è, ma soprattutto non è lì per farmi del male, ma per insegnarmi qualcosa che mi permetta di crescere.